Vinicio Capossela legge “Il Paese dei coppoloni” alla festa del libro Un’altra galassia

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Si è conclusa, ieri sera, la V edizione della Festa del libro “Un’ altra galassia”, nata dall’omonima associazione fondata da Rossella Milone, Valeria Parrella, Pier Luigi Razzano, Piero Sorrentino e Massimiliano Virgilio, e realizzata grazie alla Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli e Istituto Banco di Napoli – Fondazione, con la collaborazione del Goethe Institute di Napoli. Festa del libro che ha visto numerosi appuntamenti con la lettura e con ospiti importanti. Ad aprire l’evento, venerdì 12 giugno, allo Spazio NEA, Maurizio De Giovanni e Giancarlo De Cataldo. Nei giorni successivi si sono susseguiti tanti altri ospiti tra i quali: Vinicio Capossela, Goffredo Fofi, Giuseppe Montesano, Maurizio Braucci, Antonio Pascale, Aldo Nove, Maurizio Braucci, Giusi Marchetta e Chiara Valerio, Chiara Valerio, Antonella Lattanzi, Monika Zeiner, Antonio Scurati, Andrea Renzi.

In particolare, sabato pomeriggio, presso l’ex refettorio del Convento delle Clarisse Cappuccine, detto delle Trentatrè, una folta schiera di ammiratori ha aspettato Vinicio Capossela, cantautore e scrittore che, nell’ambito della festa, ha presentato il suo ultimo libro “Il Paese dei coppoloni” (appena insignito del “Dante al Premio Strega”). Presentato dalla relatrice Valeria Parrella, Capossela, puntualissimo nonostante il caldo afoso, si è esibito davanti ad un numerosissimo pubblico che, silenzioso e attento, ha ascoltato l’inconfondibile timbro vocale, tenebroso, del maestro che ha iniziato, con il suo fare lento e compassato, la lettura di alcuni brani tratti dal libro ispirato alle sue origini irpine. Tra essi ricordiamo “Lo stortonome” e “Santi e Riavoli” che hanno incantato il pubblico presente con la loro atmosfera da fiaba contadina. Da quest’ultimo brano, letto da Capossela, citiamo: “E da due che erano, col matrimonio tornarono Uno. Ma una volta che furono Uno, di nuovo si sentirono Soli. Di nuovo desiderarono l’altro. Lo cercarono allora nell’eterno volto di Afrodite, la seduzione che si rigenera all’infinito. E così dura ancora. Così sono nate le corna… dalla Creazione.”
Il versatile artista si è intrattenuto anche dopo la presentazione, a salutare coloro che volevano farsi autografare il suo libro e complimentarsi. A tutti ha lasciato una dedica personalizzata, compresa quella ad una delle Clarisse del convento, che ha voluto anch’ella una copia autografata del libro dedicata alle consorelle. “Questa copia resterà nella nostra biblioteca per diversi secoli ancora”, ha detto la giovane suora, salutando il cantautore-scrittore, che ha simpaticamente accolto l’ospitalità offerta dal convento con scambi di battute ironiche e divertenti.

Giustina Clausino – Lucia Dello Iacovo

 

 

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